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Poesie ?

Ti accarezzo come la rugiada del mattino

che sfiora i petali di una rosa.

Liscia la tua pelle,

tenera la mia carezza.

Peccato che sia solo un attimo,

come una goccia scivolo e vado via.

Sogno d’estate

sogno d’amore

in riva al mare.

La brezza

sussurra parole d’amore

che raggiungono

il tuo cuore.

Una dolce ondata

d’emozioni

unisce i nostri

ardori.

Teneramente ti bacio

ma dal dolce tepore

mi sveglio

e m’accorgo

che tu

non sei qui con me.

Soffia vento

soffia lontano

soffia sovrano.

Porta con te

queste parole

d’amore

che vengono

dal mio cuore

Portale lontano

portale alla persona

che amo.

Dolcemente

come una leggera brezza

soffiale attorno

come una carezza.

Avvolgila, prendila

falle capire

che la desidero, la voglio,

che l’amo da morire.

Sussurrale piano

cantale soprano

le mie emozioni

le mie passioni.

Dille che la penso

che senza di lei

nulla ha senso.

Sibila, ulula

ma falle sentire

che anche se lontano

il mio cuore può udire.

Piove

le mie lacrime

si confondono con la pioggia.

Nell’oblio della notte,

anch’io mi confondo.

Sento che

nulla più ha valore,

nulla più ha significato,

nulla più.

Le tenebre mi avvolgono,

una morsa stretta e gelida.

Il ricordo di quei giorni

caldi e passionali

è ormai lontano.

Fa freddo,

l’angoscia mi divora.

Non avrei mai voluto,

non avrei mai osato,

ma l’essere uomo

mi ha reso partecipe

di un tale delitto.

Tutto i miei occhi

avrebbero voluto vedere,

tutto ma non questo.

Quella lacrima

che ti bagnava il volto,

scendeva limpida e cristallina,

e come la goccia

che fa traboccare il vaso,

mi ha portato in questo oblio.

Il solo sapere,

che è nata per dolore

e non per amore,

mi ha trafitto il cuore.

Sconvolto dal dolore

mi ritiro

e vago sotto questa pioggia,

che inesorabile scende, ma

che l’onta mia

non potrà portar via.

Erro,

mio compagno di ventura,

il rimorso,

che come un tarlo

mi rode dentro.

Lo sconforto in me

è vincitore,

soffro, sto male, ma

non mi importa.

Nulla più importa…

senza Te.

Nel buio sono qui disteso

mio unico compagno

il dolce profumo di questo cuscino.

Stringendolo a me

inutilmente tento di colmare

il senso di vuoto che mi rende

come una barca alla deriva

in mezzo al mare.

Provo a chiamarti

ma dalle mie labbra

nulla più che un sibilo

prende vita.

Cerco conforto,

stringendo a me il cuscino,

nel ricordo

dei momenti magnifici

che mi ha regalato,

uno dopo l’altro li rivivo,

un sorriso illumina il mio volto

una lacrima accarezza il mio viso

per poi lasciarmi anche lei

infrangendosi sul palmo della mia mano.

Che stringo

in quella vana speranza

di tenerti a me stretta,

fingendo di non sapere

che sei ormai lontana.

Allora tento di dormire

sperando che almeno in sogno

nessun dolore ci potrà ferire.